sabato 13 marzo 2021

EDIFICIO EX CRISTALLO - Un Viale Verticale e Verde





A Grado mancano i motivi per venire nelle mezze stagioni, o quando il tempo in estate non è proprio “da spiaggia” e, perché no, a Natale: i presepi e le manifestazioni degli anni scorsi (vedi gli Artisti di strada) molto belle tra l’altro, aiutano ma non sono sufficienti a far fermare i turisti anche negli alberghi.



A mio parere, che certamente non è qualificato per meriti ma al limite per “primavere vissute”, è necessario focalizzare, sempre e ancora, sulle Peculiarità distintive: noi ci rechiamo volentieri dove troviamo qualcosa di unico, di più bello, di esagerato, che non trovi in altre zone e accessibile in tutti i sensi, economico e senza barriere.


(Le prossime immagini sono puramente evocative, sono spunti per dare forma alle parole).


Se smettiamo di pensare in termini edilizi (della serie: cosa “ci metto” nel volume dell’edificio Cristallo), e proviamo a pensare in termini di sistema urbano emerge che:


Guggenheim Museum N.Y.

- il fabbricato dell’ex Cinema Cristallo è in una posizione baricentrica;

- si trova in zona pedonale;

- lontano dalle auto;

- vicino alla spiaggia e al centro storico.

Insomma, un luogo ideale come cerniera ed elemento caratterizzante della nostra offerta turistica.


Cosa manca al nostro bel "centro città" e ai viali, oltre ad una rinfrescata agli arredi magari abbandonando definitivamente quel porfido tipico di altre zone ma non certamente di aree costiere di origine veneta ?


verde verticale

Manca proprio la sua usabilità a prescindere dal sole e dalla pioggia, dal caldo o dal freddo. Certamente una sfida!


Beh, io non vedrei male un sistema, implementabile, che riprendesse alcune idee sicuramente già collaudate (vedi foto) adattandole però al nostro contesto e soprattutto ai nostri tempi ! sia nelle forme che nei servizi offerti.




La proposta:


Centro Cristallo

Attraverso uno svuotamento del volume esistente ed una sua parziale destrutturazione anche nei suoi limiti fisici, è possibile realizzare un viale verticale, con percorsi a rampa interconnessi a volumi e servizi che appaiono come indipendenti, senza che si distingua in modo univoco quando sono all’esterno e quando all’interno del “Cristallo” (il suo nome è oltretutto evocativo), con presenza di vegetazione verticale, corridoi e passerelle anche esterne in un volume “smontato". Passerelle e collegamenti verticali sempre con vista esterna o su esterni virtuali.


Una sorta di galleria/spazio pubblico che sale e che leghi il tratto di viale, da una parte, con i giardini Oranzs e dall’altro con i giardini adiacenti alle Ville Bianchi (ex pattinaggio per i più ...esperti o anziani!), i giardini Marchesan, dove si trova anche il primo ingresso spiaggia.

Nuvola Fuksas

L’edificio non dovrebbe essere concepito come un volume chiuso, ma come se si procedesse in un moderno borgo con rampe/stradine e negozi/attività da utilizzare per:

- incontrarsi “all’aperto" anche se piove;

- visitare esposizioni artistiche e laboratori;

- sentire e produrre musica (in aree adeguatamente insonorizzate);

- prendere un aperitivo o pranzare;

- godere di rappresentazioni anche multimediali dove l’intera struttura diventa palcoscenico espositivo e le persone vi entrano, escono e ne fanno parte;

- in sommità, dal quarto al settimo/ottavo piano una struttura tecnologica e verde, trasparente, con ampio terrazzo e quindi con vista su mare e laguna. Una sorta di giardino pensile con una o due salette per musica, per mostre d’arte/cultura.

Un ritrovo per residenti e per turisti.


Permettere alla gente di salire dolcemente, facilmente, con pendenze del 6/8% di almeno due o tre livelli per giungere al blocco superiore panoramico. Dopo le rampe "sono già in alto", e poi se devo salire ancora accedo ad ascensori, piattaforme mobili... tutte panoramiche...fino al terzo e ultimo blocco, di 2 o 3 piani, per sfondare ed andare ad una vista di 360°. La salita deve offrire occasioni di sosta per godere di servizi e di viste, natura, arte. Una esperienza valida di per sè, che permetta di raggiungere la sommità in modo ancora più facile.

Concepire questo edificio come fatto di tre parti, in verticale: la prima a terra, come il prolungamento del viale, legata ad esso anche formalmente, con stessi materiali e forme; la seconda una zona di interspazio con rampe e piattaforme che servono volumi/stanza indipendenti, lungo i percorsi, anche fisicamente e infine la terza, il "blocco aereo”, di 2 o 3 livelli interconnessi e trasparenti, quasi sospeso, in alto.


Non abbiamo grandi superfici (il lotto ha circa 30 x 36 metri) per sviluppare con facilità i percorsi; le rampe non possono essere ripide e non possiamo occupare tutto lo spazio disponibile. Bisogna studiare i percorsi verticali in modo disomogeneo, più percorsi per diverse funzioni e per diverse utenze; percorsi misti, parte in rampa e parte in elevatori.


Prioritaria deve essere l’accessibilità in particolare ai volumi che partono da terra, in modo che la parte bassa sia un prolungamento naturale del viale e come tale vissuto. 

IL Centro Cristallo come polo, come viale verticale, con la base della struttura più di pertinenza del Viale, che possa ospitare su quasi tutta la superficie del lotto una grande sala urbana, permeabile, che possa essere utilizzata per riunioni, spettacoli, arte..


Su tutto l’idea di “Casa della cultura e dell’eno-gastronomia del Friuli Venezia Giulia”, con singole attività, coordinate tra loro per offerta e forme, per aperitivi, convegni, degustazioni, sul tema o meglio sui temi: laguna (pesce), Costiera, Carso, Collio, Bassa Pianura, Colline moreniche, montagna...


La programmazione annuale potrebbe avere un nucleo espositivo/commerciale fisso e satelliti che cambiano tema o prodotti a rotazione epr periodi certi e definiti: da 4 a 6/8 temi all'anno. I cambiamenti potrebbero essere ciclici in base alle stagioni e ai prodotti del territorio proposti.

Centro Pompidou - Parigi


Determinante sarà il soggetto, preferibilmente pubblico/privato, che dovrà organizzare gli eventi. Non un carrozzone gestito da gruppi di partito, ma più e meglio dalle categorie imprenditoriali e dalle associazioni locali, interessate al sociale.


La Galleria Cristallo (dai Giardini Oransz ai Giardini Marchesan):








A rendere la nuova struttura realmente urbana e integrata al resto della città e rispondente alle necessità dell'offerta turistica, la Galleria Cristallo; delle semi coperture trasparenti sui viali per mettere in relazione spazi urbani orizzontali e verticali. Ovviamente non come quelle ottocentesche, ma più moderne, slegate dagli edifici, con strutture autonome. Coperture trasparenti fisse e mobili quali nuove gallerie urbane tecnologiche e verdi, dove l’acqua è presente e caratterizzante tutta l’area.

Grado è una "laguna urbana" in fondo.

galleria Vittorio Emanuele - MI


La copertura del percorso, in parte mobile e in parte fissa, tecnologica, in funzione dei servizi offerti e degli arredi urbani, con elementi fissi ed altri temporanei. Forme indipendenti, che possano ricordare anche le stratificazioni urbane, la storia della città; deve inoltre richiamare la naturalità del posto.


Quindi Centro Cristallo e Galleria Cristallo come un tutt'uno, un unico progetto fisico e virtuale, fisso e plasmabile nel tempo. 



C’è bisogno di affascinare la gente, anche quando piove … portarla a Grado (quando si potrà) perché "tanto" si sta bene, "tanto" non costa tanto, "tanto" il gelato lo prendo, "tanto" sto in acqua lo stesso (termale), tanto mi prendo l’aperitivo… in pratica che piova o no io a Grado ci vado, le strade sono libere dalle auto, si può camminare e giocare, assistere a spettacoli anche in strada: "mi faccio" comunque 4 o 5 giorni lo stesso, che piova o no, perchè tanto l'offerta è varia.


Questo dovrebbe essere il nostro mantra: tramite le Peculiarità distintive prolungare la stagione, il periodo di offerta turistica con una immagine di centro di natura-cultura e per il tempo libero, unico al mondo, perchè anche se prendo l'aereo e faccio una vacanza ai tropici (che spesso costa meno che a Grado) non trovo quello che a Grado c'è: identità, bellezza, unicità.


Il passo successivo potrebbe essere uno studio preliminare di fattibilità.



Altro problema su cui vorrei dare il mio contributo, ma non ora, è l'innalzamento del livello delle acque, il surriscaldamento globale visto e gestito in una cittadina costiera, in un'isola che non ha l'importanza di una Venezia e che quindi non potrà avere mai fondi per un "Mose graisan".